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non interrotto dal groppo
dell’affanno. Sei troppo calma, Iride.
IRIDE

(rompendo tutto d’un tratto)


Non riuscivo a capire!
Ecco perchè ero calma!
L’avevo pensato, pur vagamente
che me lo volevano rapire!
Arco! Arco!
Io non lo voglio uccidere!
No! Non voglio!
Arco! Arco! Arco!
Io mi riempio la bocca
di questi suoni! Non voglio
non voglio! E’ la mia morte!
Mia Regina! Fammi morire!
Fammi morire!
GIUNONE
Arco? Chi è che te lo pigli a cuore
con tanto accendimento? E’ forse il tuo...
IRIDE
Ebbene, sí! Io te lo dico,
lo dico a tutti!
Arco è il mio amante!
Mio amante! E io non voglio che muoia!
Uccidimi pure, Giunone,
a me non importa l’eternità!
Ma non uccidere Arco, abbi pietà
di me, Giunone, che sono
stata la tua schiava fedele