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BACCO
Arco! Arco! Arco!
Ricordati bene di quello ch’io dico!
Non è per la legge dei fati che muori!
La morte che aspetti è in mezzo alla vita.
Arco! Arco! Arco!
Guarda che morte t’ha teso un agguato
proprio nel nido della vita, e aspetta
al varco la gazzella che si abbevera.
ARCO
Se tu sei Bacco, ti scongiuro,
non mi spaventare!
Non mi agghiacciare!
Che io sono forte se devo ammazzare
un leone, col dardo duro,
ferreo, ma tremo
nel buio della morte intangibile!
BACCO
Non ti credevo così pusillanime!
Ma non tremare, perchè Bacco sta
a vigilare sulla tua paura!
Io Bacco, figlio di Semele... Ah! Ah!
(ad ogni risata compare un fauno)
E di Giove, piede mai stracco
dove i cori danzano, e ugola
mai stracca ai pampini. Io, Bacco...
(Arco, avviluppato e stordito dalla canzone barcolla come se fosse briaco)
Portate via questo morituro,
o Fauni! e divertitelo coi vostri