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di ogni morte non potrà finire
in me, se non col mio dissolvimento.
MERCURIO

(improvvisamente)


Addio Iride!

(parte)


IRIDE

(tace un momento)


Per un minuto ho dimenticato...
Ma ora quel pensiero mi ritorna,
e vedo quasi come dei fantasmi...
Aiuto! Gocce, piccole mie amiche,
Gocce, venite a salvare la vostra
grande amica! Gocce! Gocce! Aiuto!
Vedo i fantasmi di tutti i miei morti!
Forse, domani, un uomo qualunque,
un verme che ha osato fissare,
il sole, non vedrà più quel ch’io vedo,
e non sentirà più quello ch’io sento;
e sarà sotto terra, in mezzo ai vermi.
E intanto il sole girerà la terra
e gli uomini vivranno beatamente
e io bacerò Arco, felice,
ed egli, il verme, in mezzo agli altri vermi
ricorderà le già vissute cose.
Oh! Ricordare dei ricordi vani
per sempre, e non sperare più! Morire
è quasi atroce come vivere sempre!

(esce singhiozzando)
(silenzio e deserto un poco. poi)