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prodromi al diario

che ammazzano senza permettere alla vittima di lanciare un grido, senza che gli amici possano conoscere che l’amico è morto e perchè è morto.

Ciò si ottenne con le «leggi eccezionali» stabilite subito dopo l’attentato, le quali accordavano di diffidare, condannare e mandare al confino chi l’autorità voleva, senza aver da render ragione alla vittima del proprio operato, e più tardi con le leggi sulla stampa che permettevano di sopprimere giornali, riviste, libri che non piacessero al regime, senza specificare la causa della soppressione, con l’istituzione di un Tribunale Speciale che poteva condannare un cittadino incensurato, al di fuori delle leggi civili e penali esistenti, senza che ai giornali fosse consentito di dare neppure il nome delle vittime; con le misure che imponevano il silenzio assoluto alle vittime e agli amici delle vittime, sotto pena di inasprimento della condanna di queste; con leggi retroattive che facevano delitto di azioni lecite fino al giorno avanti; con provvedimenti i quali permet-


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