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prodromi al diario


Leo non si occupò mai di politica. Quando a dodici anni, allo scoppio della guerra, Jean Luchaire cercò di attrarvelo e lo fece Presidente della Lega Latina della Giovinezza, riluttante Leo accettò perchè consigliato dal padre. Non sentiva per il potere e le relative responsabilità alcuna attrazione. Le passioni della massa, gli obblighi, gli artifici, le piccole furberie necessarie a tenere insieme un gruppo che vuol avere un’azione comune, gli ripugnavano: l’azione gli ripugnava. Già dalla prima infanzia ciò che lo attirava era «la vita interiore», la scoperta di quel che


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