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diario

lografata e «eruditissima» (!) al segretario, nientemeno che su «Leonardo e il concetto d’opera d’arte» (3000 volumi di bibliografia)1. Aspettando dunque di diventare, tra la meraviglia dei miei amici, che non ci credevano più, dottore, ti scrivo. E ti dico subito con quanta commozione abbiamo seguito le vostre vicende.

«Io ho scritto, oltre la tesi, e precisamente stamane, nientemeno che una poesia «All’Italia». E sto componendo un programma per Solaria, che dovrà essere quest’altr’anno più seria e grande. A proposito: avevamo abbonato Carlo a Ustica. La riceverai tu. Ti divertirai forse a leggere una mia commemorazione di.....

«Ma questi sono tutti cataloghi. Io odio le lettere cataloghi, ma come si fa?

«Certo quando scrivo a te, a Ustica, mi vien fatto di pensare a molte cose. L’altro giorno un Francese mi parlava con serietà del pericolo del comunismo in Francia: io

  1. Non li ho letti tutti.

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