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leo ferrero |
reiche mi fosse concessa per gettarla sul muso al regime».
Uno dei giudici ha detto, a voce alta: «Ma questi non sono due imputati, sono due eroi!».
Il Prefetto proibì subito ai giornalisti di segnare gli applausi, e impose loro di far dei sunti cortissimi.
Nella «Nazione» per esempio, era saltata tutta la deposizione del Commissario Bucarelli.
L’avvocato Erizzo, parlando di lui, disse: «E che dire di questa sconcia figura?...». Il Presidente lo interruppe dicendo: «Non insulti i testimoni». L’avvocato continuò: «Insultarli? Ma no, signor Presidente. Le dimostrerò che il solo aggettivo adatto per un uomo come il commissario B. è «sconcio». Come non si può chiamar sconcio un uomo che etc. etc.» (sempre con voce calma). E poi finì: «Sono sicuro che anche lei, signor Presidente, pensa in fondo al cuore di non dover mai dipendere un giorno da un «te-
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