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leo ferrero |
27 Agosto.
Leggo nel «Nuovo Giornale» di Firenze:
«Come già sapete giorni or sono era stato arrestato a Milano Umberto Poggi sotto l’accusa di non aver obbedito alla ingiunzione di questa Questura di raggiungere subito Genova. Oggi egli è comparso dinanzi al Pretore che lo ha condannato a 25 giorni di arresto. Il Poggi ha detto che egli non si era recato a Genova per paura di «cattivi incontri». E’ stato provveduto per la sua traduzione nella nostra città».
E’ ufficiale dunque che anche i fasci e la Questura possono mandar via da una città, dall’impiego, dalla famiglia un disgraziato senza dirgli la ragione di questo castigo. Vero è che ciò si faceva fin dall’inizio del fascismo, ma i Tribunali Speciali erano stati creati per assorbire essi questa funzione.
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