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leo ferrero |
IX
«Lei lo sa molto meglio di me — dice il commissario, rinfrancando quel sorriso di sottinteso di prima — la legge è la legge, va bene, ma ora siamo in tempi... non bisogna guardare troppo pel sottile. Ci tocca fare una sorveglianza stretta, a vista...».
«Ma allora a che serve far studiare la legge ai carabinieri».
«Per il caso in cui agiscono di loro iniziativa».
«Quindi un ordine del brigadiere può cambiare la legge».
«Devono ubbidire».
Il commissario è assolutamente stupefatto. Queste questioni di principio gli paiono accademiche, e poi non gli capita più da chissà quanto tempo di discutere. Ormai si sa che la legge «la fanno loro», che la legge è «un fiato», in fondo, una signora inoffensiva e maneggevole. Se ne
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