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E più chiaramente ancora nel Convito:
«E qui principalmente si vuole sapere, che cia-
scuno buono fabbricatore nella fine del suo lavoro
quello nobilitare e abbellire dee, in quanto puote,
acciocché più celebre e più prezioso da lui si
parta.»
Convito, Trattato IV, cap. XXX
In tutte le arti la semplicità è la più difficile forma di espressione.
Vero è che, come forma non s’accorda
Molte fiate all’intenzion dell’arte,
3Perchè al risponder la materia è sorda»
Paradiso, I, 127-129
L’arte ingenua è una contraddizione in termini.
Si confronti lo stile di Dante nel Convito e nella Divina Commedia e si vedrà quanto l’arte ha giovato al
«....poema sacro
Al quale ha posto mano e cielo e terra,
3Sì che m’ha fatto per più anni macro.»
Paradiso, XXV, 1-3
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L’istinto ha gran parte, certo, nella Divina Commedia, ma non può restare a lungo un mistero per l’occhio di Dante.
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