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SENSAZIONI
MULTIPLE
MOVIMENTI

Nello stesso modo che ci dà l’impressione della musica Dante ci dà quella del movimento.

«Ella sen va notando lenta lenta:
Ruota e discende, ma non me ne accorgo,
3Se non ch’ai viso e di sotto mi venta.
I’ sentia già dalla man destra il gorgo
Far sotto noi un orribile scroscio,
6Per che con gli occhi in giù la testa sporgo.»
. . . . . . . . . . . . . . .
«Come il falcon, ch’è stato assai sull’ali,
Che, senza veder logoro od uccello,
3Fa dire al falconiere: «Oimè tu cali;»
Discende lasso, onde si mosse snello,
Per cento ruote, e da lungi si pone
6Dal suo maestro, disdegnoso e fello;
Così ne pose al fondo Gerïone,
A pié a pié della stagliata rocca;
9E, discarcate le nostre persone,
Si dileguò, come da corda cocca.»

Inferno, XVII, 115-136


Sentiamo qui in maniera allucinante la discesa nell’abisso. Come vi arriva? Abbinando le sensazioni dei differenti sensi durante la discesa. Noi abbiamo prima l’immagine visiva e patetica dei due poeti sulla groppa di Gerione,

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