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«Ruppe mi l’alto sonno nella testa
Un greve tuono, sì ch’io mi riscossi
3Come persona che per forza è desta;
E l’occhio riposato intorno mossi....»
Inferno, IV, 1-4
«Come si frange il sonno, ove di butto
Nuova luce percuote il viso chiuso,
3Che fratto guizza, pria che muoia tutto....»
Purgatorio, XVII, 40-42
immagini filosofiche profonde, personali:
«Non è il mondan rumore altro che un fiato
Di vento, ch’or vien quinci ed or vien quindi,
3E muta nome, perchè muta lato.
Che fama avrai tu più, se vecchia scindi
Da te la carne, che se fossi morto
6Innanzi che lasciassi il «pappo» e il «dindi»
Pria che passin mill’anni?»
Purgatorio, XI, 100-106
immagini puramente fisiche, meccaniche:
«....Rompeo
Sè per sè stessa, a guisa d’una bulla
Cui manca l’acqua, sotto qual si feo....»
Purgatorio, XVII, 31-33
«Ben sai come nell’aere si raccoglie
Quell’umido vapor, che in acqua riede
3Tosto che sale dove il freddo il coglie....»
Purgatorio, V, 109-111
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