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animo di francese, sensibile alla bellezza della composizione, è rilevante: che tutto dev’essere mostrato, e niente raccontato.

Si fanno così dei romanzi enormi. Per esempio: si assiste qui al suicidio di Svidrigailoff, personaggio secondario, secondo per secondo, fino a che è detto che «levò la mano e puntò la pistola alla tempia» in una piazza, in cui l'autore non s’è dimenticato di avvertire che c’era una sentinella.

GIOVANNI. — Hai ragione. I difetti e i vantaggi di questa tecnica si spiegano insieme: è la tecnica del cinematografo.

CLAUDE. — Non credere di fare un colpo di scena. Me l’aspettavo da un pezzo.

GIOVANNI. — Io non pensavo affatto a fare un colpo di scena. Ma volevo concludere. Questa tecnica, adoprata integralmente nel romanzo, ha dei grandi svantaggi; ma adoprata con saggezza può essere utile. Perchè, infatti, che cos’è la tecnica del cinematografo?

CLAUDE. — Sarebbe tempo di dirlo.

GIOVANNI. — L’ho lasciato in fondo apposta.

La tecnica del cinematografo è appunto la tecnica dell’ombra. Tutta quella scena di Delitto e Castigo in un film sarebbe ancora più bella. Perchè il buon cinematografo non può vivere


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