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CINEMA DI
A V A N -
G U A R D I A
Sono andato al tempio. Chi va al «Cinema des Ursulines» come si va da noi al cinematografo, per passare un’ora nell’incanto di mille avvenimenti azzurri e impossibili, quando vuol rimediare una sera mancata, rischia di fare una brutta fine. Il «Cinema des Ursulines» è il tempio, in cui i neofiti di una strana religione si riuniscono per comunicare con il loro Dio. Una volta che ci si smarrì, per disgrazia, una coppia di provinciali, stupefatti, successe il pandemonio; ai loro gemiti non so se atterriti o indignati la folla rispose con i pugni; due giovani zelanti ripagarono il biglietto di questi filistei, che non adoravano il Dio, di cui erano gli ospiti; e furono cacciati dal tempio come gli antichi mercanti.
Parigi è sempre all’avanguardia. In Italia gli intellettuali cominciano ora a interessarsi di cinema; a Parigi sono già a casa loro: hanno fondato il cinema per gli intellettuali. «Noi ci proponiamo, dicono nel manifesto, di scegliere il nostro pubblico fra l’élite degli scrittori, degli artisti, degli intellettuali del quartiere Latino e tra tutti coloro che la povertà di certi spettacoli allontana definitivamente dalle sale di
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