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la pittura riesce a rendere il senso del volume e della profondità su uno spazio piano sia solo per questo della buona pittura; e che se la scultura riesce a rendere il senso del movimento con una statua immobile sia solo per questo della buona scultura; il problema del bello, il problema, cioè, del punto in cui si deve riconoscere nell’arte la luce della bellezza, è tutto un altro. Arte si prende qui semplicemente come mezzo per raggiungere la bellezza. Possiamo dire che non tutte le manifestazioni dell’uomo sono mezzi atti a raggiungere la bellezza. Possiamo dire che la pittura e la scultura sono due di questi mezzi; e a questi aggiungerei, ultimo venuto, il cinematografo.

Nulla è più utile delle film colorate per capire come la naturalezza e la perfezione si possono raggiungere in arte solo con mezzi convenzionali e imperfetti.

Chi va al cinema a colori sa come l’occhio che dinnanzi al quadri incolori immaginava tutte le gradazioni delle tinte quasi che potesse contemplare una fetta di realtà viva, si sente spaesato e stanco dinanzi allo splendore fittizio dei quadri colorati.

Si vedono passare delle figure in cui una tinta caramellata ha l’aria come scissa e deposta sulle persone. I colori mancano di quella


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