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rate contro la Chiesa: Ahi Costantin, di quanto mal fu matre...» quella contro gli Ademari:

«L’oltracotata schiatta che s’imbraca
Dietro a chi fugge, ed a chi mostra il dente
3Ovver la borsa, come agnel si placa.»

Paradiso, XVI, 115


quella contro i falsi filosofi, i falsi predicatori:

«Non ha Firenze tanti Lapi e Bindi
Quante sì fatte favole per anno
3In pergamo si gridati quinci e quindi,»

Paradiso, XXIX, 103


potrebbero uscire dalla bocca di Ferrero. Come in questi preoccupazione di esattezza e di imparzialità (che in un poeta stupiscono):

«Allor mi dolsi, ed ora mi ridolgo
Quand’io drizzo la mente a quel ch’io vidi
3E più lo ingegno affisso che non soglio
Perchè non corra, che virtù noi guidi...»

Inferno, XXVI, 19-22

«Chi è più scellerato di colui
Che al giudizio divin passïon porta?»

Inferno, XX, 29-30


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