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D A N T E E B A C H
Dante si può paragonare a Bach. Chiudevano tutti e due una passione acerba, un sentimento sconsolato, una forza sgarbata, una dolcezza spinosa, in uno spirito vasto, studioso, meticoloso, pedante e pudico.
Il pudore ha grande importanza tanto nell’uno che nell’altro.
Scriva Dante invettive contro i preti:
«Non ha Firenze tanti Lapi e Bindi...»
Paradiso, XXIX, 103
o contro il Papa:
«Ahi Costantin, di quanto mal fu matre....»
Inferno, XIX, 115
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