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«E il mio maestro: «voi potete andarne,
E ritrarre a color che vi mandaro,
3Che il corpo di costui è vera carne.
Se per veder la sua ombra restaro,
Come io avviso, assai è lor risposto:
6Facciangli onore; ed essere può lor caro...»

Purgatorio, V, 31-36


lo sprona quando è stanco:

«Levati su — disse il maestro — in piede:
La via è lunga, e il cammino è malvagio;
3E già il sole a mezza terza riede.»

Inferno, XXXIV, 94-96


lo sostiene quando vacilla:

«Ma esso, che altra volta mi sovvenne
Ad altro forte, tosto ch’io montai,
3Con le braccia m’avvinse e mi sostenne....»

Inferno, XVII, 94-96


Notare in quante diverse maniere Virgilio sprona Dante, or persuadendolo che non c’è pericolo:

«Disse per confortarmi: non ti noccia
La tua paura, ché, poder ch’egli abbia,
3Non ti torrà lo scender questa roccia.»

Inferno, VII, 4-6


ora stuzzicando il suo senso morale:

«Qui si convien lasciare ogni sospetto;
Ogni viltà convien che qui sia morta.»

Inferno, III, 14-15


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