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INFERNO

L’Inferno è un caos ben ordinato. Artisticamente non esiste caos, quindi anche un caos deve essere reso con ordine — un ordine fatto in modo che ripensandoci dia un senso generico di caos. Se fosse composto caoticamente non darebbe il senso del caos, ma di confusione artistica: il disordine, invece che attaccarsi al mondo descritto, sarebbe messo in conto della descrizione.

Così quando si vede da lontano un affresco con molta folla (Cappella Sistina) non si ha che una sensazione generica di linee e masse senza costrutto umano — eppure si sente che se fossero linee e masse a caso farebbero un’impressione diversa.


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