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Le virtù teologali han figura di donne:

«Tre donne in giro dalla destra rota
Venian danzando: l’una tanto rossa,
3Ch’appena fora dentro al fuoco nota;
L’altr’era, come se le carni e l’ossa
Fossero state di smeraldo fatte;
6La terza parca neve testè mossa.»

Purgatorio, XXIX, 121-126


Le sante creature del Paradiso volano e cantano:

«....come augelli surti di riviera,
Quasi congratulando a lor pasture,
3Fanno di sé or tonda or lunga schiera....»

Paradiso, XVIII, 73-75


Lo schiarito splendore si accosta a San Pietro e a S. Giacomo:

«....come surge, e va ed entra in ballo
Vergine lieta, sol per far onore,
3Alla novizia, non per alcun fallo....»

Paradiso, XXV, 103-105


Quando la corona dei teologi si ferma per parlare con Dante «Quegli ardenti soli»:

«Donne mi parver non da ballo sciolte
Ma che s’arrestin tacite, ascoltando
3Fin che le nuove note hanno rivolte».

Paradiso, X, 79-31


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