Pagina:Ferrero - Angelica, 1937.djvu/48

16 angelica


arlecchino

(si appoggia al bardo di una finestra bassa)

Ah! Ti vedo finalmente! Che bel vestito! Che sorriso inquietante! Come sono graziosi e dolci i tuoi movimenti! Hai più grazia di un pesce, che è l’animale più flessuoso della natura. Sei misurata nei gesti, come se tu fossi inquadrata in una scatola invisibile di cristallo. Darei tutto quel che ho di più prezioso al mondo per baciarti le mani!

voce di angelica

Imbecille! Domani devo sposarmi con Valerio, e il Reggente questa sera vuol applicare, in mio onore, il diritto di prime nozze.

arlecchino

Che sciocchezze dici? Questa legge non c’è mai stata da noi!

la voce di angelica

L’ha creata apposta per me. Ah! Ah!

arlecchino (molto turbato)

Sei dunque un po’ la fidanzata del Reggente?...

la voce di angelica

Per carità fa attenzione! Dappertutto ci sono spie.

arlecchino

Diavolo! Delle spie?!

angelica

Vattene in fretta.

arlecchino (allontanandosi dalla finestra)

Tutto è mutato. Non voglio mica che mi sospettino di essere comunista.