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angelica 77

peggio che una foresta vergine; il fratello tradisce il fratello, l’amico abbandona l’amico, non c’è che l’astuzia e la bassezza che contino per salire. Ognuno sa che i giudici condanneranno l’innocente, che i critici loderanno i libri peggiori, che i lestofanti diventeranno ministri. Come possono i cittadini in queste condizioni sognare? Come vuole che nascano ancora dei poeti?

bottegaio

Oh, Dio mio, perchè sono rimasto in prima fila?

(Cade la notte. Una luce rossa avviluppa il Reggente).

orlando

Lei si fa illuminare di rosso, Altezza, e non vede che lei governa un reame di sontuoso dolore! Guardi questa disgraziata città troppo bella, rivestita di marmi corrosa dall’invidia, straziata, affamata e luccicante! La sua grandezza l’estenua! Come un melo troppo carico i frutti la schiantano e non può che morire sfolgorando, eterno crepuscolo. Dove mai la grandezza e il sacrificio furono così sterili come sotto questo gran sole? Altezza, poichè lei non è commosso da questa ricca e profonda disperazione, lei non è poeta.

(A queste parole un brivido di paura percorre la folla).

tenente

È la fine?

gianduja

Prudenza, non tirate!

comandante

Non tirate!