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duca stesso potrà sostituirle un podere gradito al Landriano.

I nobili signori de’ Villani (il 5 di settembre del 1451) ricevettero in feudo onorifico, nobile, gentile ed antico per ensis evaginati traditionem la rôcca di Castelnuovo e Castel vecchio del borgo di Trezzo con pascoli, prati, boschi, molini, peschiere e diritti d’acque, pedaggi ed imbottato, con tutti i privilegi annessi al feudo, riservato però al duca il diritto su li alloggiamenti dei cavalli, su li stipendiarli suoi, non che su la gabella del sale, sui dazj della dogana, delle grasce, della mercanzia e della ferrarezza. Li investiti furono Rizzardo, Bonifacio e Roberto fratelli de’ Villani figli del fu Saturno; Catellano, Francesco, Rainoldo, Antonio, Pietro e Bertramo figli del fu Isopino; Giovanni detto Zanino; Ambrogio detto Bossino; Leo volo, Lino e Francesco figli del signor Bonifacio; Giovanni, Saturno, Giovanni Stefano, Giovanni Lazaro, Giovanni Andoardo e Giovanni Antonio figli del signor Rizzardo; Brunoro, Estore, Sagramoro e Giovanni Innocenzo fratelli, figli del signor Roberto, i quali tutti prestarono il giuramento di fedeltà ed omaggio al duca rappresentato dal suo ciambellano e procuratore Pietro Pusterla; con la promessa di non rinunziare al feudo. Il duca pattuì che dopo la morte dei fratelli Villani Bonifacio, Roberto e Rizzardo, i superstiti dovessero, però contro un annuale assegno in perpetuo di fiorini 4000, lasciare al duca Castelnuovo, Castelvecchio ed il borgo