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Capitolo III.
La malconcia rôcca fa lasciata in abbandono e in breve divenne ricettacolo di malfattori e di pipistrelli. Fu solo nel 1211 che il cardinale Gerardo da Sessa legato della Santa Sede e poi arcivescovo di Milano, scelse il Castello di Trezzo per luogo di sua dimora campestre, facendolo alla meglio restaurare. Colà il 20 d’aprile di quell’anno lo stesso Gerardo scrisse una lettera in cui ordina ai diocesani di non impedire agli Umiliati i loro pubblici parlamenti e le scuole per utilità delle anime1.
Dal cardinale legato la rôcca passò in possesso di vari signori, fra cui vuoisi che fosse un Guazzone di San Gervasio, il quale vi fece costruire di fronte a cotesto villaggio un ponte ad un solo arco per valicare l’Adda.
Allorchè i Milanesi seppero che Federico II mi-