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caricati di riscuotere i tributi spettanti all’imperatore in tutta la Martesana e nel Bergamasco fino a Rivoltasecca. Tali balzelli e vessazioni continuarono finchè la Lega Lombarda vinse il Barbarossa nella famosa battaglia di Legnano.
Mentre poi nel 1163 Enrico di Svevia residente a Monte Ghezone o sia Lodi Nuovo, andava raccogliendo tutti i frutti delle terre milanesi poste in quel contado, il Wenibac, che dimorava a Trezzo, faceva lo stesso fino alla Molgora. La giurisdizione del governatore di Trezzo si estendeva allora sino a questo fiume, senza toccare la Martesana, come il provano le precise parole dello storico Sire Raul: Marquardus de Wenibac, qui Tricium morabatur asque ad Morgoram idem faciebat: comes Gozonus in Seprio et Martesana secundum predvtum modum colligebat. La regione adunque interposta a Trezzo, cioè all’Adda e alla Molgora, non apparteneva alla Martesana dipendente da un diverso governatore1. Ciò prova che oltre quest’ultimo contado ve ne aveva nel Milanese un altro detto della Bazana e di cui gli storici anteriori lasciano incerti i confini. Ma senza dubio era vicino al contado-Martesana con cui fu poi unito. Vero è che non si trova indicata la precisa epoca di tale unione; ma in una pergamena del 1374 del 19 di genajo, serbata nell’archivio del mar-
- ↑ Intendasi per altro da Cornate in giù; rilevandosi dal medesimo sire Raul che Cornate era compreso nella Martesana.