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nel precedente capitolo ci resta d’aggiungere qualche ragguaglio anche intorno alle Chiese, alle Beneficenze, ed alle Scuole.

Dell’antichissima chiesa parochiale dedicata a S. Maria non rimane oggidì che il campanile e il coro. Sulle pareti interne del primo fino all’altezza di circa sei metri vi sono affreschi del secolo XV assai deperiti per vetustà ed incuria. La parochiale odierna sarebbe stata eretta a spese ducali prima della metà del secolo XV secondo il disegno di un Brunati. Il più antico documento, a nostra notizia, che la dice intitolata ai ss. Gervasio e Protasio, è del 1469.

È a tre navi di gotico puro, a sesto acuto. Ha qualche buon dipinto e bassorilievo moderno. Era in passato tutta ornata di affreschi i quali vennero p oi cancellati con imbiancatura, perchè guasti, e di nessun pregio. Tra le sepolture ve n’era una detta degli Spagnuoli. Su la volta del coro e nell’abside vi sono affreschi dei fratelli Campi ben conservati che rappresentano la discesa dello Spirito Santo sopra li Apostoli e Maria Vergine, e l’Ascensione di Cristo. È da notarsi che al di sotto si trova la figura di s. Ambrogio in abito pontificale dipinta sopra quella della Beata Vergine, della quale si vede solo una parte del braccio sinistro che sorregge il braccio, pure sinistro, del bambino. Ai lati di s. Ambrogio stanno le figure dei santi Gervasio e Protasio che posano sopra altre due figure de’ medesimi santi, supposte parimenti dei Campi. È