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da nel 1838 per determinare le altezze d’aqua nelle diverse occasioni di piena o di magra del fiume, dobbiamo accennare quello che vedesi sotto Trezzo poco prima dell’incile dei canale della Martesana. Superiormente alla strada alzaja si pose una lastra di pietra in corrispondenza all’idrometro, nella quale sono segnate le due piene straordinarie del 1829 e 1855.


Porto di Trezzo. — Entrando la seconda metà del secolo XV il custode del porto lasciava di leggieri commettere estorsioni, e favoriva il contrabando, laddove durante il dominio dell’ultimo Visconti (Filippo Maria) era stato commesso ad uomini onesti e stimati, quali furono un messer Vanino d’Agrate, messer Marco Pozzobonello, messer Dionigi Biglia, messer Scaramuzza Balbo, messer Antonello Arcimboldo, messer Ottolino Zoppo, don Francesco Maletta, il magnifico Pietro Maria Rosso, e don Robando Lampugnano1. Durante il governo spagnuolo come sui porti di Brivio, Imbersagoe Canonica, così la regia camera riscoteva un’imposta o pedaggio sul nostro. Era di denari 6 per ogni pedone, 12 per ogni uomo a cavallo, soldi 2 per ogni carrozza, 3 per ogni carro carico, quando il ponte era in corda, e il doppio, se fuori. Ma nel 1578, essendo caduto questo dazio nelle mani di ingordi appaltatori, l’aggravio divenne maggiore, e perfino ar-

  1. Così dal già citato Memoriale dell’Isolano,