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Principale appiglio al reclamo dei ponti progettati era la cattiva condizione della strada che metteva al porto, divenuta pericolosa ai rotanti e ai quadrupedi non solo, ma anche per li stessi pedoni, rendendo più limitata la communicazione col Bergamasco. Perciò si fece la proposta di riattarla, e, superati vari ostacoli, il municipio finalmente l’approvò con la piena adesione degli estimati. Cosicchè le due rampe conducenti all’Adda furono nel 1858 accresciute di altre due co’ rispettivi parapetti cordonati di ceppo tondeggiato, mediante la spesa communale di circa lire 18000.
In questo lavoro giovò molto il consiglio del signor Giovanni Pagani, custode del Naviglio, assai pratico ed intelligente in simili materie. Tuttavia il vantaggio proveniente dalla nuova strada sarebbe di gran lunga maggiore, quando i vicini communi della Bergamasca imitassero l’esempio dei Trezzini.
Posti da banda cotesti progetti, il deputato del borgo Giuseppe Biffi che anelava di erigere un ponte o in ferro o in pietra in vista del vantaggio che i terrazzani ne ritrarrebbero, ideò una società per azioni con alcuni principali proprietarii. E però innanzi tutto voleva assicurarsi che il Governo cedesse a suo favore il pedaggio per un dato corso di anni. Il che non gli fu concesso.
Idrometro. — Tra li idrometri posti lungo l’Ad-