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granata. Il commune gli offriva un premio di L. 50.
Tra i possidenti di terre e ville voglionsi mentovare le famiglie Arnaboldi, Bassi, Biffi, Crivelli (la cui villa1 va adorna di quadri di molto pregio artistico, tra i quali alcuni di Appiani e di Bossi), Galimberti, altre volte Bianchi, Marocco, Mazza, Medici e Melzi.
Vi sono anche più filatoi di seta con incannatojo, uno di Emilio Mantegazza, altro di Antonio Galbiati. I Corda di Vaprio poi verso l’estremità del castello fanno estrarre la puddinga, dando così lavoro a buon numero di operai.
Ha un estimo di scudi 81,594.4.1 pari ad italiane lire 326,380. La media della sovrimposta communale d’un decennio, p. es., dal 1857 al 1866, è di lire 11,619,13 corrispondente a lire 3,10 circa per ogni abitante.
È amministrato da un Consiglio communale composto di venti membri e rappresentato da una Giunta municipale che consta di quattro assessori e di due supplenti, oltre il sindaco ed il secretano.
Il conciliatore di Trezzo è in oggi lo stesso sindaco, suo cancelliere il secretario municipale Tranquillo Besana2. Noi faciamo voti perchè ai con-