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inscritti sono 23, e li elettori della Camera di commercio 8.
Il dialetto è esclusivamente milanese, giacchè Trezzo appartenne sempre per la sua positura a Milano; tuttavia, sì per l’accento, come per l’intrusione di alcuni vocaboli, si accosta alquanto a quello della confinante provincia bergamasca.
Vi è la posta delle lettere e un drappello di guardie finanziarie. Vanta anche una propria banda musicale, costituitasi nell’ottobre del 1856 per sottoscrizioni private, e le cui uniformi furono provedute dal sig. Stefano Arnaboldi ora defunto.
La media dei coscritti nell’ultimo quinquennio, come si è rilevato dalle liste di leva, ascende a 19 tra la l.ª e 2.ª categoria.
I decorati con medaglia commemorativa nelle guerre combattute per l’indipendenza e l’unità d’Italia negli anni 1859-60-61 sono 17, fatta astrazione da 20 altre domande ancora pendenti, fra le quali, 6 per le guerre del 1848 e 49, e 4 per la campagna del 1866 del corpo de’ volontari. Il dott. Giuseppe Biffi del fu Ferdinando, proprietario, si è offerto di acquistare a favore di quelli fra cotesti militi non forniti di mezzi la rispettiva medaglia. Da ultimo ci è caro ricordare che, con decreto del 6 di dicembre del 1866, il cannoniere Carlo Ambrogio Galli del reggimento 2.° d’artiglieria, ebbe la menzione onorevole per il coraggio mostrato durante l’assalto di Borgoforte, il 5 di luglio, riportando una ferita alla testa da scheggia di