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dico esser quella di Numa Pompilio. L’arte mirabile d’incidere quella durissima gemma è dovuta al nostro Giacomo, ch’ebbe in essa a scolari il mentovato C. Biraghi e Gian Ambrogio Misseroni pur saliti in alto grido1.

Fabricio Parravicini. — Questo celebre medico nato a Traona in Valtellina, onorò il nostro borgo (dove morì nel 1695) facendolo sua dimora per ben 40 anni. Le larghe proposte dei Comaschi, che lo desideravano loro protomedico, non valsero a distaccarlo da questo suo ritiro di elezione. Tra le molte operette di medico argumento nelle quali depose il frutto de’ suoi studi, va distinto l’opuscolo Sulle aque del Masino apparso nel 1694.

Giuseppe Pozzone. — Ebbe i natali in Trezzo il 13 di febrajo del 1792 da Giuseppe Antonio, e da Anna Maria Brambilla; fu sacerdote coadjutore in Milano, indi professore di retorica per 22 anni nel ginnasio di Brera, e finalmente moriva il 5 di ottobre del 1841 in Appiano. Ebbe il compianto di tutti che lo conobbero, amici e discepoli (fra i quali ultimi è pure l’autore di questi cenni). Gli si eresse un monumento con onorevole iscrizione nel loggiato di Brera. Non è facile il decidere se sia stato più valente come poeta, overo come oratore; certo in entrambe le facultà uscì dalla schiera vulgare. Sempre nobile, chiara e fresca è la forma de’ suoi

  1. Vedi Belle Arti — Questioni e notizie di Fr. Cusani. (Articolo in appendice alla Lombardia del 15 di maggio, 1867.)