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va presso il re di Napoli come ambasciatore del duca di Milano.

Due anni dopo (16 di aprile, 1460) riceveva autorità a stipulare in nome del duca qualsivoglia convenzione con quel re. Si conservano ancor oggi presso la sezione storico-diplomatica degli archivi milanesi parecchie centinaja di sue lettere originali. Dieci di esse spettanti al 1465 furono publicate dal Rosmini in appendice alla sua Storia di Milano. Altre ve ne hanno dirette a lui dal duca suo signore e dal re di Napoli1.

Sigismondo da Trezzo. — Abbiamo in data di Napoli (29 d’aprile, 1465) una sua lettera in cui si accenna agli apparecchi navali del re contro d’Ischia, ed alle lusinghiere accoglienze onde quella corte avea onorata un’ambasciata di Fiorentini. Pare che Sigismondo fosse consanguineo del ricordato Antonio.

I fratelli Giovanni e Giacobbe da Trezzo. — Furono nominati castellani del castello di Montebello in Bellinzona dal 30 di marzo, 1450, fino a beneplacito del duca.

Giovanni Biffi. — Naque a Mezzago presso Trezzo nel 1464, studiò in Merate sotto Giovanni de’ Corvi scolare del Filelfo, vestì l’abito sacerdotale, e, consacratosi alle arti liberali, publicò alcuni carmi latini insieme con Dionisio da Ello. Fu

  1. Tre di queste apparvero di recente nel Codice Aragonese (Napoli, 1866), del cav. prof. Francesco Trinchera, direttore degli archivi nelle provincie napoletane.