Pagina:Ferrario, Trezzo e il suo castello schizzo storico, 1867.djvu/122

116

feste natalizie, ed un altro simile i primi giorni d’agosto. Oltre a ciò il pescatore doveva vendergli il pesce fino, ogni volta che gli fosse abbisognato, per 28 soldi alla libra.

Era parimente un privilegio riservato al feudatario, al prevosto ed al commandante del castello che nessun terriere, per quanto fosse facultoso, potesse in occasione della morte di qualche suo congiunto, far suonare tutte quattro le campane della chiesa prepositurale. Siccome però in progresso di tempo questa pratica non veniva scrupolosamente osservata, così nel 1766 il feudatario conte Francesco Cavenago, fece in proposito diverse rimostranze, ricordando al Vicario di giustizia dello Stato, come vi fossero, oltre a lui, altri feudatarj che godevano di simile privilegio, e fra questi il conte Trotti come feudatario di Vimercate ed il feudatario di Mariano.

Con decreto cesareo si abolirono in Lombardia alcune piazze, ponendosi in vendita tutte le loro opere di fortificazione, e le case annesse. In conformità di ciò con avviso del 22 di giugno del 1782, si invitarono tutti li aspiranti all’acquisto dei due castelli di Trezzo e di Lecco, così riuniti come separati, od anche d’una sola porzione di essi, a fare la loro oblazione in iscritto con idoneo avallo al commando generale militare della Lombardia. Tuttavia, innanzi passare alla vendita del Castello di Trezzo, vennero formulate alcune proposte dal consigliere visitatore Odescalchi per suggerimento