Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
114 |
dicembre d’inviarle un prospetto delle somme necessarie per mettere in difesa tutte quelle fortezze, provedendole degli opportuni attrezzi da guerra.
Una conferma della grande gelosia con cui era custodito il castello si desume anche da una licenza accordata l’anno appresso di portare di giorno, in tempo di pace, il viatico agli infermi nella fortezza con seguito di popolo, usando però speciali cautele se di notte.
Capitolo XII.
Tornati fra noi, all’epoca della guerra per la successione di Polonia, li eserciti di Francia non più nemici dei Piemontesi, ma federati con loro, i castelli di Lombardia furono di nuovo sturbati da numerose soldatesche. Il barone Sanz spedì ai marescialli conte Mercy ed ai principi Federico e Luigi di Würtemberg (26 di dicembre, 1733) ragguagli intorno ai movimenti dei Piemontesi e loro alleati all’acquisto di Como e dei forti di Fuen-
nese di metallo o di legno con foro nel mezzo riempiuto di polverino battuto, invitato e cacciato a colpi di mazzuolo nell’occhio e bocchino della granata, per communicare il fuoco alla polvere della carica interna.