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Capitolo XI.
Or s’intrecciano ad un tempo alla storia del nostro castello ed alle vicende generali d’Italia nell’ultimo seiennio del dominio spagnuolo, i casi romanzeschi del famoso marchese Cesare Pagani. La cospicua sua famiglia vuolsi originaria della Valsolda, e un ramo d’essa stabilitosi in Milano nei secolo XIV consegui il marchesato, e fu quello appunto che nel 1635 dava i natali a Cesare. Il quale, laureato a 22 anni, percorse una brillante carriera ne’ publici impieghi, come colui che una mente perspicace e non commune dottrina accoppiava, oltre la nobiltà, ricchezze ed ambizione. Auditore del castello e della milizia forense, poi vicario di giustizia e avvocato generale del Fisco, nel 1686 fu creato senatore. Divenne inoltre residente in Milano dell’elettore palatino di Neubourg, e nel 1695 era nominato da Carlo II, con secreto rescritto, reggente del supremo consiglio d’Italia1. Fu più volte
- ↑ Carica che dovea occupare solo dopo la morte del precedente investito Danese Casati allora quiescente.