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a Cassano, e munita la riva dell’Adda di moschetteria, vi spinsero quattro uomini a nuoto.

I quali (14 di luglio) presero una piccola barca ivi custodita da alcuni soldati del Castello di Trezzo, e adoperata a spedire al governatore di Milano, conte di Fuensaldagna, li avvisi dei confidenti sopra le mosse dei nemici. Fu questo il principio del passaggio dell’Adda, compiuto poi felicemente dai Francesi a Cassano, massime per l’ardire del marchese di Giury e gli opportuni indirizzi del colonnello conte Anguissola1.

Ma dai gravi interessi di guerra ci è qui forza scendere alla narrazione di gare e contese puerili.

II 6 di novembre del 1678 mentre celebravasi la festa della B. V. del Rosario, insorse una controversia tra il castellano don Alonzo Perez, e il feudatario Ferrante Cavenago. Asseriva il primo, che erasi lesa la giurisdizione regia, perchè dietro ordine dell’autorità ecclesiastica erano stati affissi contro di lui e di sua moglie de’ cedoloni con cui si interdiceva a costei l’ingresso in chiesa, vita sua naturai durante, come rea d’aver violati i precetti della sacra Congregazione dei Riti, trasportando la sua sedia col genuflessorio e col tapeto dentro l’inferriata innanzi all’altar maggiore della Prepositurale. Ma siccome la stessa Congregazione aveva dichiarato, il diritto di porre in tal luogo la sedia essere di esclusiva competenza dei feudatario, così il Senato mi-

  1. Vedi Brusoni, Storia d’Italia, lib. XXVI, sotto l’anno 1658.