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     Impetuosa sorgere
Fu vista in un baleno;
15Ed al garzone aspergere
Di pianto il volto, il seno,

     A nome poi chiamandolo
Con disperata ambascia:
E in preda a quelle smanie
20Così la sposa il lascia?

     Bagnar d’ardenti lagrime
Lo può la sua rivale,
Nè quelle stille scendonle
Al cor qual rio pugnale?

     25Ah no! di quella misera
Ella pietà sentia
Quando alle voci, ai gemiti
Di lei s’accorse in pria.

     Nè sdegno poscia accenderla
30Poteva allor che bieca,
Di gelosia, d’angoscia
Colei furente e cieca,

     Crude rivolse ingiurie
All’innocente oggetto
35Che di Lotario tolsele
Quaggiù l’ambito affetto.