Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
47 |
Di sè inconscio il bel corpo respira;
E in quel vago atteggiarsi ed umíl
Alla Vergin che al Figlio che spira
155Volge gli occhi pietosi, è simíl.
Sembra in quel della morte soggiorno
Un de’ santi Cherùbi che a stuol
Del Divino alla spoglia d’intorno
Sul Calvario fermarono il vol.
160Quel de’ sensi benefico obblio
Che lo toglie a terribil martir
Deh! prolunga, o clemenza di Dio,
Chè a lei troppo pur resta a soffrir.
(1) Il veleno propinatogli era di così malvagia natura che egli morì pazzo, frenetico come vogliono alcuni storici.