Pagina:Ferrari - Lotario, Lodi 1867.pdf/28

22


     Se modesta inoltra il piede,
Tosto involasi alla lode
15Che sonar d’intorno s’ode
Sull’ingenua sua beltà;
Schiva ognun d’amor la crede
Per cui pace più non ha.

     Ma qual fia, qual fia l’obbietto
20Che parer fa ogni altro vile
Alla vergine gentile
Con insolito valor,
E governa il giovin petto
Come suole empio signor?

     25Oh poter del fato arcano,
Mentre d’altri a lei non cale
Fortunata è una rivale
Che accendea d’immenso ardor
Il garzon pel quale invano
30Sempre vive nel dolor!

     «Che mi val la libertade
Se i miei dì consuma il duolo,
Se disciorre agogno il volo
Sventurata! al mio fattor;
35Nè bellezza in verde etade
Del destin vince il rigor?