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105E come angelo sia apportatore
D’ogni contento e pace e d’opulenza,
Allorchè in sagro marital conjugio
È unita a buon cattolico consorte.
Essa il marito tien lontan dai vizï,
110Li quali abbendan la ragione umana,
E fan commetter li più rii delitti.
Essa il consola nelle traversie,
L’è sposa madre figlia ed infermiera;
L’è serva, l’è la più sincera amica.
115Essa cura e conserva le fatiche
Del conjuge ed industre e laborioso.
Essa divide secolui il gaudio
E’ i dispiaceri, che l’evento adduce.
Essa con lui son due in una carne,
120Val dir anime due in un sol corpo.
Grand’è l’istituzion del Sacramento
Del matrimonio, che lasciava Cristo.
È questo caro necessario ameno,
Quanto la donna è necessaria e cara.
125Iddio formò la donna quasi bruta,
Cristo l’ingentilì col ligam sacro.
Sciocchi, che rinnegate il ver Messia,
Nelle sue leggi sagge e filolae
Guardate il magno codice, che l’uomo
130Rediggere non mai potuto avria.
In lui guardate sotto specie umana
Divinità pel nostro ben discesa!