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Col suo consorte; onde prestarli aita
Ne’ suoi travagli, comechè più duri;
Ond’èssere la Fata d’ogni casa,
In cui si gode la divin dolcezza.
25Essa sarebbe ancor fuor di famiglia
Benefica beltà, qualor dotata
Di sublim mente sia e di bel cuore.
     Della donna nel cor, che più di quello
Dell’uomo sente dell’amor la fiamma,
30È apiro e sempre vivido quel fuoco,
Ch’arde perenne verso il padre Iddio.
Ah! sì! che sempre della donna il petto
È stato tempio del supremo Nume,
El’ cuore suo è stato sempre altare,
35In cui non mai s’è spento il fuoco sacro:
Mentre il petto el’ cuor dell’uom sovente
Ad idoli di fango àn fatto omaggio.
E se talor s’è vista qualche donna
Come Aspasia variar ne’ suoi effetti,
40Nell’amore ver Dio s’è vista sempre
Stabile fin al suo giorno supremo:
Mentre Superbia è spesso assiderato
Il cuore ancor de’ più veggenti Sofi.
Percui e petto e cuor son della donna
45E tempii ed are dedicati a Dio.
     E chi potrà mai dir come s’espanda
Agli atti pii della donna il core?
Quando la donna un infelice vede