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un'idea di ermes torranza | 93 |
tavolino zeppo di musica; a sinistra, sopra una giardiniera; in alto, su per le membra enormi di non so quali Divinità. Non v’erano altri mobili in tutta la sala; i passi della giovine signora vi pigliavano un suono lungo, vibrante.
Ella guardò l’orologio: le dieci erano imminenti. Cercò un pezzo di musica e lo posò sul leggìo del piano. Poi si trasse dal petto il ritratto di Torranza, guardò a lungo la calva testa scultorea del poeta. Oh, voleva bene accontentarne l’ultimo desiderio quand’anche fosse una follìa, voleva fedelmente comporgli la scena poetica, cui egli aveva forse pensato con qualche compiacimento prima di morire!
Si giustificava così, con sè stessa, dei suoi preparativi e della sua emozione, senza confessarsi che aspettava davvero, con uno scuro istinto del cuore, qualche cosa di straordinario. Posò il ritratto sul