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un'idea di ermes torranza | 65 |
fuso, ma nascosto nel suo petto, inconscio nei misteri dell’anima.
Una campanellina flebile suonò le ore da lontano, in mezzo ai campi; una, due, tre e mezzo. Non era più da credere che Torranza venisse in quel giorno.
Bianca trasalì. Le pareva udire una carrozza sulla strada di Padova; ma ne passavano tante! Tutti volevano godere quelle deliziose giornate di novembre. Sì, sì, i cani della fattoria abbaiavano, le ruote stridevano sulla grossa ghiaia del viale d’entrata. Bianca affrettò il passo. Per tornare alla villa doveva scendere, poi risalire.
Presso a casa trovò un ragazzo che veniva in cerca di lei. Erano arrivati tanti signori in due carrozze e la padrona gli aveva detto di correre a cercare la padroncina. Non sapeva il nome di questi signori, nè se ci fosse tra loro