Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
64 | un'idea di ermes torranza |
pianura, un frequente zittir d’insetti nell’erba la richiamarono al vero. Si ripose in cammino sotto le quercie piene di sole, guardando trasparir dal fogliame secco gli antichi tronchi verdi d’edera che le parlavano, anch’essi! della strofa in cui il Torranza parla a certa gente del proprio ideale:
Se voi seguite, aride foglie, il vento,
Tutti vi sdegna il mio fedele cor;
Di ruine, com’edera, è contento.
Sul nobil tronco ch’egli ha amato, muor.
Glieli racconterebbe, a Torranza, questi fatti bizzarri. Lui già metterebbe in campo il suo spiritismo, la occulta influenza di una psiche sopra un’altra. Quest’idea le toccò il cuore come la sensazione di un mondo strano, forse non reale ma possibile; e, se reale, anche presente, anche circonfuso a lei; non solamente circon-