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56 | un'idea di ermes torranza |
tagliati a dado, al laberinto, ai giuochi d’acqua, alla lunga scalinata che sale il colle; dalla base all’attico pesante del palazzo, l’eccellente professore trovava tutto pretenzioso e meschino, artificioso e prosaico. «Cossa vorla? Poesia franzese!»
Al tempo degli stornelli, forse, sarà stato così. Il professore non ha più voluto rivedere Monte San Donà e dorme profondamente da parecchi anni nel suo campo di battaglia, come posson ben dirsi:
- . . . . . Nox fabuæque Manes
- Et domus exilis Plutonia.
Adesso la famiglia San Donà, che ha vissuto con un certo fasto sino al 1848, pratica rigidamente, sotto l’impero del nobile sior Beneto, la economia di cui