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— Mi perdoni — diss’ella — se Le reco tanto disturbo. È la prima e l’ultima volta, sa. Non mi vedrà più, mai più. Domani spero che avrà la carità di fare ancora qualche piccola cosa per me e poi non udrà neppure più il mio nome. Mai più. Fedele è il mio nome di battesimo. Non posso esser altro che fedele.

Su queste ultime parole la sua voce si abbassò, quasi si spense, come se avessero qualche triste senso nascosto. Le vidi brillare gli occhi di lagrime. «Non mi vedrà più, non udrà più il mio nome». Perchè diceva così? Cosa voleva fare? Mi si stringeva il cuore. Doveva soffrir tanto, pover’anima delicata, e mi si rivelava così pura! Con quel viso, con quella voce, con quel tenero nome insolito, mi pareva una delle creature che si amano in sogno.