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miserie che si possono soffrire in terra io le ho sofferte dodici anni perchè questa creatura diventasse artista. Ella lo aveva promesso fin da bambina, prima a Dio poi alla Madonna — ogni artista è credente, signore! — E lo diventava. Grande artista! Io morivo di fame e di consolazione, signore. Ebbene, viene un giovane, un ricco, uno che non sa cosa sia l’arte, uno che dice: ti sposo, ma niente scena, ma niente grandezza, ma niente gloria. E allora si dimentica Dio, si dimentica la Madonna, si dimentica tutto, signor mio, si spezza il cuore a questo vecchio. Non basta.

— Insomma, signor Zuane — esclamai, non potendo più reggere — è tardi, andiamo.

— Non basta — proseguì egli alzandosi. — Il marito muore, perchè lassù, capisce, vi è una giustizia.