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fedele 39


Soffrivo inesprimibilmente, mi pareva d’essere un traditore io stesso, a permettere ch’egli parlasse così davanti a lei; ma ella lo voleva. Aveva voltato il viso alle finestre, adesso. Chi ci spiava dall’altra sala poteva credere che guardasse la luna e la tormenta. Dio, perchè si ostinava a star lì? Le toccai leggermente una spalla. Ella m’indovinò, negò del capo con la stessa muta energia di poc’anzi.

Lo Zuane tacque un poco, aspettandosi forse qualche domanda. Poi riprese:

— Quell’anello mi era caro, una volta; adesso no, adesso no!

Io lo interruppi, gli offersi di accompagnarlo a casa, dove la signorina Lisetta stava forse in angustia. Potrebbe parlarmi per via se volesse.

— Sì, sì — rispose senza muoversi — ma del resto è presto detto. Tutte le