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— Non accetto quest’anello — diss’egli. — La persona che lo ha dato lo riprenderà. — Suppongo — soggiunse con voce quasi iraconda — ch’è ancora presente.

Nessuno fiatò. Lo Zuane ripetè la domanda. Allora la Fedele accennò al Prina che rispondesse di no, come infatti rispose immediatamente.

— Pregherò i signori che m’hanno accompagnato, di restituire l’anello domattina — disse il cieco. — Intanto è mio dovere esprimere la mia gratitudine a questi signori.

Si fece condurre al piano e cominciò a tempestarvi su il suo pezzo di ringraziamento, mettendo in fuga la gente, che andò a passeggiare e a commentare l’accaduto nella sala vicina. La signora Fedele, l’allievo del Conservatorio, il giovinetto Prina e io eravamo soli presso al piano.