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fedele | 21 |
A questo punto qualcuno disse sull’entrata del caffè:
— Nevica.
Le signore si alzarono esclamando, i giuocatori di biliardo gittarono le stecche, i giuocatori di tarocco le carte. Perfino il generale Trézel accordò una tregua alle mie pedine. Tutti si precipitarono in sala e di là in loggia. Non accade così facilmente di veder nevicare in agosto.
A me, antico frequentatore di quelle Alpi, ciò era successo più volte. Mi alzai tranquillamente e mi accostai a una finestra.
Era uno spettacolo fantastico, una magnifica festa notturna che il vento del Nord e la neve offrivano alla luna. Ella sorgeva sopra mille punte d’abeti, fra due montagne enormi, nel sereno. Ora la vedevo lucida, ora un turbinare di fumo argenteo la nascondeva nella sua